2342
AD ANDREA RATTI - ROMA
Vienna 20 Dicembre 1777.
Mi congratulo con la cara ed ancor grande (benché combattuta) mia patria, che abbia acquistato in V. S. illustrissima e reverendissima un suo così degno abitatore: e le auguro che lungamente lo conservi e l'onori. Mi consolo di vedermi ancora così presente alla sua memoria, ma son confuso che voglia considerarmi suo creditore della giustizia che a lui si rese in Vienna, e della quale egli non fu debitore che al conosciuto e distinto suo merito. Mi obbliga al sommo la cortese cura del dottissimo nostro padre Gazzaniga di non lasciarmi ignorare la sua affettuosa reminiscenza: e desidero che sia in contraccambio assicurato della mia ossequiosa gratitudine. Quando io saprò dove ed in che creda V. S. illustrissima e reverendissima che possa esser utile l'opera mia a cotesta stimabilissima signorina ch'ella mi raccomanda (benché purtroppo persuaso della mia insufficienza in ogni genere), procurerò almeno di farle conoscere in qual pregio io tenga i comandi d'un intercessor suo pari. Non si stanchi intanto di riamarmi e di credermi col più grato e costante rispetto.
2343
A GIOVANNI PERMEZZI DETTO IL FRASCATANO - ROMA
Vienna 20 Dicembre 1777.
Se la mia opulenza corrispondesse, caro signor Giovanni, alla compassione ch'io sento per il mio prossimo bisognoso, non avreste occasione di rammentarmi questo dovere scambievole di chi nasce. Ma gli obblighi particolari e privilegiati che mi stringono con più efficacia che i generali ch'io conosco d'aver con voi, assorbiscono tutta la mia facoltà; onde compatite e gradite nella picciola somma che v'includo l'ultimo pegno del desiderio che veracemente avrei di potervi somministrare una sufficiente e continua assistenza.
| |
Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
|
|
Dicembre Vienna Gazzaniga Dicembre Giovanni
|