2345
A MARIA ROSA COCCIA - ROMA
Vienna 29 Dicembre 1777.
Due settimane sono ricevei una cortese lettera di cotesto degnissimo monsignor Ratti, nella quale era raccomandata la signora Maria Rosa Coccia. Io risposi al detto prelato che, quando sapessi in che credeva egli ch'io potessi essere utile alla sua raccomandata, non trascurerei di secondar le premure d'un tanto intercessore. Qualche giorno dopo avere spedita la mia risposta mi fu annunziata da questa dogana una scatola che, riscossa, mi rese insieme con una gentilissima lettera della obbligante soprannominata signora Maria Rosa tre eccellenti di lei musicali componimenti ch'io vidi ma rispettai, non essendo abile a giudicarne. Chiamai per altro subito persona pratica e peritissima, che, dopo averli in presenza mia attentamente e con sommo piacere esaminati, mi assicurò esser questi non solo correttamente, ma magistralmente scritti. Me ne rallegrai, e mi compiacqui che la cara mia patria producesse donzelle di abilità così rara; ma mi rammaricai altrettanto nel trovarmi insufficiente a procurare i vantaggi che sarebbero a lei dovuti. Le persone di questa augustissima Corte già da molti anni si sono proposta la legge di non accettare offerte o dediche di libro alcuno, e specialmente di poesia e di musica, per salvarsi dall'indiscreto torrente di simili omaggi che le innondavano. Qui presentemente è nell'ultima decadenza la musica, e per conoscere il merito d'una compositrice sua pari bisogna avere cognizioni che la maggior parte non hanno: onde tutti, ma particolarmente quelli che possono assumere il carattere di mecenati, non possono apprezzarlo che sulla relazione de' professori, ch'essendo uomini anch'essi e soggetti alle passioni dell'umanità, non la fanno sempre sincera.
| |
Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
|
|
Dicembre Ratti Maria Rosa Coccia Maria Rosa Corte
|