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A FRANCESCO GRISI - ALA
Vienna 2 Gennaio 1778.
Benché quasi affogato dalle lettere incomodamente officiose alle quali deggio inevitabilmente rispondere, non trascuro il mio amatissimo signor Grisi, attestandogli il tenero gradimento ch'io risento per i suoi affettuosi auguri, che gli rendo con ampia usura e con quella sincerità che non è comune nel corrente importuno cerimoniale. Io con tutto l'assalto di una risipola nel piede destro, che mi ha arrestato in casa per un mese intiero, mi trovo, lode al Cielo, assai meglio di salute di quello che mi trovava quando essa mi sorprese: e l'inverno, che tanto io temea, mi tratta assai più favorevolmente che l'estate scorsa che deluse tutte le mie speranze. Dunque non facciamo i profeti per tormentarci senza profitto. Assicurate la vostra stimabile società del mio grato e dovuto rispetto, e gradite il tenero abbraccio col quale in fretta mi confermo.
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A N. N. - LIVORNO
Vienna 3 Gennaio 1778.
Non già come prove della affettuosa parzialità di V. S. illustrissima mi sono gratissimi gli auguri che in occasione del nuovo anno si compiace ella d'avanzarmi e che io con ampia usura le rendo, poiché tante e così sincere testimonianze me ne ha ella date, che sarebbe una specie d'ingratitudine se per averle presenti avessi a quest'ora bisogno che mi fossero rammentate. Ma la sicurezza del suo presente prospero stato, ch'io concepisco da' suoi caratteri, sommamente mi consola, secondando i cordiali miei desideri, che saranno pienamente appagati quando una volta la fortuna a favor di lei si riconcili col merito.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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