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      E pieno di tenerezza e di vera stima, le comunico i saluti de' salutati, e invariabilmente mi confermo.
     
     
     
      2350
     
      AD ANTONIO GREPPI - MILANO
     
      Vienna Gennaio 1778.
     
      Ha vinto V. S. illustrissima da lungo tempo la mia limitata eloquenza, inabile a spiegarle i grati ed affettuosi sentimenti dell'animo mio, e continua a trionfarne col delicato annuo pegno che ricevo dell'amor suo, e che con l'effetto verifica le felicità che nel nuovo anno mi augura. Il peggio si è che V. S. illustrissima tanto è meco avara de' suoi comandi quanto è prodiga de' suoi favori; onde, perduta ogni speranza di poter contraccambiar l'amorosa sua generosa gentilezza né con opere né con parole, son costretto a consolarmene con la sicurezza che il suo bel cuore non è capace di confondere a danno mio l'insufficienza con l'ingratitudine. Secondi il Cielo i sinceri voti ch'io gli porgo per le molte da lei ben meritate prosperità: e non cessi ella intanto di credermi sempre a suo riguardo tale quale io deggio e voglio esser invariabilmente col più grato e tenero ossequio.
     
     
     
      2351
     
      A SAVERIO MATTEI - NAPOLI
     
      Vienna 4 Febbraio 1778.
     
      Il piacere di vedere vostri caratteri, mio caro signor don Saverio, mi raddolcisce l'amaro de' vani ed importuni annui auguri, che incomodano universalmente la società ed insultano sfacciatamente la sincerità che professano. Io non ho bisogno di questi discreditati testimoni dell'amor vostro: ne ho tali e tante prove reali che arrossirei di mendicarne altre, e da così miseri argomenti. Continuate voi ad amarmi come avete fatto sin ora, e siate sicuro dei dovuto ampissimo contraccambio.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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