Conservai, e con gran cura tutta via conservo, la cortese sua lettera, preparandole i miei applausi ed i miei rendimenti di grazie per il dono di cui mi onora e per la costante sua affettuosa memoria, insieme con le scuse della debolezza della mia; sodisfo ora al mio debito quanto posso, rispondendo con questa coś all'antica che alla nuova lettera di V. E. che oggi ricevo, e riserbando il resto all'arrivo del poema che tutta via con impazienza attendo. Pieno della dovuta ossequiosissima stima mi dico.
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A GIUSEPPE SCOTTI - PRAGA
Vienna 7 Marzo 1778.
Dal gentilissimo signor canonico di Smitmer mi fu recato la settimana scorsa a nome di V. S. illustrissima un'obbligantissima ed elegante sua lettera ed uno scientifico suo trattato intorno alla pittura ed alla prospettiva. Lessi nella prima con somma confusione l'eccessive affettuose e parziali espressioni delle quali senza averle meritate mi trovo da lei gratuitamente in essa e generosamente onorato: e lessi l'altro con sommo rossore, ritrovandomi affatto forestiere nella provincia nella quale ella mi suppone abile a far viaggio. Il por mano in cose da lei meditate e scritte sarebbe sempre temerità della quale io non sono capace; ma il farlo in materia che io perfettamente ignoro sarebbe visibile pazzia. Non so consolarmi della mia imperizia, che mi defrauda in questo caso del vantaggio d'instruirmi e del piacere di poter con intelligenza render giustizia agli utili e lodevoli impieghi delle pellegrine sue cognizioni e degl'invidiabili suoi talenti.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Marzo Smitmer
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