Rivedendolo l'informerò quanto pochi sacrifici si facciano in questi tempi marziali a Minerva in queste contrade e quanto poco appresso questi magnati bisognosi d'un Mentore per i loro figliuoli sien credute necessarie le profonde cognizioni scientifiche. Essi vogliono che l'aio o precettore sia un individuo forbito, attillato. che parli il più colto francese e che possa servir di modello al discepolo nelle più leggiadre maniere che sono in uso nelle nobili società: e che sia atto solo a dare ai suoi allievi quella superficiale vernice di dottrina che basta per essere in equilibrio co' loro pari. Pensi ella se il contegno e l'equipaggio affatto filosofico del nostro letterato possa raccomandarlo a chi tanto diversamente pensa e suppone.
Autore del libro de' giulii tre qui è creduto un signor abate Casti, che poco tempo fa lo ristampò in Vienna accresciuto e corretto. E questo signor abate Casti si trova ora a Petterbourg appresso il Ministro imperiale figliuolo di questo signor principe di Kaunitz.
Mettendo ella in dubbio d'essermi noto, a me fa gran torto e a se stessa: converrebbe esser nato ed allevato fra' Patagoni per non aver notizia d'un autore che da tanto tempo con gli scritti suoi, pieni di scelta dottrina, di eccellente morale, e dettati con una incantatrice eloquenza, fa la delizia dell'Europa tutta e letterata e indotta. L'ignoranza di cui posso a giusto titolo esser rimproverato è quella di non aver saputo fin'ora d'avere un così illustre concittadino, quale ella mi si dichiara e di cui io sono giustamente superbo: tanto più che questa qualità spero che la renda più propensa ad accettar la riverente offerta ch'io le faccio dell'ossequiosa servitù mia, della quale incomincio a mettermi in possesso sinceramente protestandomi.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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