Mi congratulo seco dell'opera così valorosamente compita, e son grato alla memoria del povero avvocato mio fratello, che ha conferito a procurarmi l'onore de' di lei riveriti caratteri e l'occasione di dichiararmi con la dovuta ossequiosa stima.
2360
A FRANCESCO GRISI - ALA
Vienna 19 Marzo 1778.
Fin dallo scorso autunno è compiuto l'anno ch'io scrissi l'ode che vi mando, mosso da un desiderio che ne mostrò l'adorabile mia sovrana, accompagnato dal benigno riguardo di non aggravar la mia stanchezza con un suo preciso comando. L'eccessivo clementissimo gradimento della mia pronta ubbidienza, dalla Maestà Sua pubblicamente dimostrato e con averne subito ordinata la stampa e con avermi inviata in dono una magnifica tabacchiera d'oro ornata di brillanti ed accompagnata d'un biglietto di sua mano, ha resa celebre questa mia mediocre fatica. Pensai al mio caro signor Grisi, ma né la posta, né la diligenza mi permise di francarne il piego ch'io volea inviarvi col componimento stampato: onde non volli aggravarvi d'una spesa che supera il valor della merce. Voi ora assolutamente lo volete, onde vi compiaccio; ma vi auguro d'esser migliore economo negli altri vostri affari domestici. Addio. Riverisco la vostra amabile società, vi abbraccio e sono.
2361
A FILIPPO PARBONI - ROMA
Vienna 26 Marzo 1778.
La presente, che assicura V. S. illustrissima del prospero stato di salute che la bontà divina tutta via mi concede, e che le porta le mie solite istanze di pagare al signor marchese Belloni il prossimamente scorso termine della mia nota pensione, desidero che l'induca ancora ad onorarmi una volta di alcun suo riverito comando, onde io possa compire il debito che mi corre di darle prova della gratitudine ch'io nutrisco alla cortese compiacenza con la quale ella soffre i continui incomodi ch'io le reco e della vera e divota stima con la quale io mi confermo.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Marzo Maestà Sua Grisi Marzo Belloni
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