Son superbo dell'invidiabil luogo che l'Eccellenza Vostra tutta via mi conserva nella sua memoria: mi auguro più frequenti occasioni di mettere seco in attività la dovuta ubbidienza mia, e, pieno di rispetto e di gratitudine, riverentemente mi confermo.
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A COLOMBA DILETTI MATTEI - MILANO
Vienna 3 Aprite 1778.
Mi son sempre care (come è ben ragione), gentilissima signora Colomba, le replicate prove che vi piace di darmi della costante vostra parzialità a mio riguardo. Il mio Demetrio vi è debitore della vantaggiosa comparsa che voi gli avete costì procurato comunicando alle amabili vostre figliuole quei pregi che vi hanno tanto per lo passato distinta, e che ora col vostro magistero sapete mirabilmente moltiplicare. Sono sensibilissimo alle testimonianze del lor favore con le quali mi onorano l'insigne signor Domenico Balestrieri ed il degnissimo signor professore de' Lambertenghi negli eletti loro componimenti, co' quali facendo essi così splendidamente il mio, fanno un più giusto elogio di se medesimi. L'aria del signor Monza mostra l'intelligenza, il giudizio e la profonda notizia dell'arte che professa il celebre compositore, con cui vi prego di congratularvi a nome mio non meno che con le tanto costì universalmente applaudite abilissime attrici e con l'invidiabile loro genitore. Addio, riverita signora Colomba. Conservatevi e conservatemi la stimabile vostra amicizia, sicura che io ampiamente la contraccambio e che veracemente sono.
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A LUIGI BERNARDO SALVONI - PARMA
Vienna 15 Aprile 1778.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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