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      Dopo avere col solito compiacimento intieramente ed attentamente letto il secondo volume delle opere vostre, e ritrovato in esso tutti i pregi medesimi de' quali è ricco il suo precursore, il mio secondo giudizio non dovrebbe essere se non se una ripetizione dei primo, ma quella ch'io finisco di scoprire in quest'ultimo, mirabile docilità dell'ingegno vostro, atto a prender qualunque forma ed a camminar con franchezza sulle tanto fra loro diverse tracce di qualsivoglia (da Omero sino al Berni) nostro più celebre antesignano, esige ch'io non ve ne taccia la mia ammirazione e che distintamente me ne congratuli, come faccio, con esso voi.
      Accetto con tenerezza e con la dovuta corrispondenza le care proteste dell'amor vostro, ma non posso perciò accettarvi, come voi vorreste, per mio debitore delle poetiche facoltà che vi adornano, senza usurparne l'onore alle vostre indefesse applicazioni ed a' rari vostri talenti, unici e legittimi creditori dell'universal giustizia che vi si rende. Il solo mio liquido credito contro di voi è la continuazione del vostro affetto dovuto alla costanza e sincerità dei mio, col quale sarò sempre.
     
     
     
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      A DANIELE FLORIO - UDINE
     
      Vienna 18 Aprile 1778.
     
      Domenica scorsa 12 del corrente il padre maestro Gazzaniga mi recò gentilmente in persona il volume delle elette poesie di V. S. illustrissima e la magnifica, dotta, savia ed eloquentissima lettera con la quale ella lo presenta al Sommo Pontefice mi assicurò subito del valore della preziosa merce in essa con tanta modestia e sommissione annunciata.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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