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      L'impaziente curiosità mi fece scorrere a salti il caro esemplare, e m'avvenni ben presto ne' luoghi ne' quali la generosa di lei amicizia l'induce a parlar con tanto vantaggio di me, e per difendermi dalla vanagloria misurai dall'eccesso de' suoi parziali giudizi quello dell'amore che la seduce, raddolcendo così con la somma compiacenza di questo l'amaro de' rimorsi delle per altro involontarie mie usurpazioni. Mi pascerò lungamente ed a bell'agio di così utile e deliziosa lettura: ed intanto le rendo grazie del dono, insieme con tutto il Parnaso da lei di così nuovi e rari fregi arricchito.
      Preceduta dal benevolo portatore del libro, mi fu resa tre o quattro giorni sono una di lei affettuosissima lettera in data delli 30 dello scorso marzo, in cui ella mi parla a lungo del nostro degnissimo e tanto amabile quanto stimabile monsignor de Rinaldis, esagerandomi quanto egli sia tornato in patria contento e di Vienna e di me. Rispetto a questo pubblico è ben giusta la sua gratitudine essendo egli qui stato perfettamente conosciuto e gustato, ed avendo lasciato di sé un costante desiderio in ogni ordine di persone. Ma per renderla giusta a riguardo mio convien ch'io mi lusinghi ch'egli, saggio conoscitore del cuore umano, mi abbia messo a conto di merito non già quel che ho fatto, ma quello che avrei voluto fare per onorarlo, se le scarse mie e fisiche e morali facoltà fossero state in equilibrio col mio debito e col mio desiderio. Divotamente lo riverisca, teneramente lo abbracci in mia vece, e procuri (la supplico) di tratto in tratto di ravvivarmi nella sua memoria.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Parnaso Rinaldis Vienna