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      Saranno esattamente eseguite le ufficiose commissioni delle quali mi incarica, ed entro mallevadore dell'ampia corrispondenza ch'esigeranno. Non si stanchi di riamarmi e di credere ch'io sarò sempre col medesimo ossequio e con la tenerezza medesima.
     
     
     
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      A CARLO BROSCHI DETTO FARINELLO - BOLOGNA
     
      Vienna 23 Aprile 1778.
     
      Dopo una bellissima primavera, che per tredici giorni continui dal primo del corrente ha rese tepide e ridenti queste contrade, è tornato a tradimento l'inverno, ed ha mortificato i prati e le piante che avean rivestiti i verdi e fioriti abiti loro: onde la carissima vostra lettera mi ha trovato imbacuccato di bel nuovo nel mio già diposto e ripreso mantellone, e molto scandalizzato dalle scortesi indiscretezze di questo clima. Da ieri in qua pare che voglia mettersi di nuovo al buono: ma io non me ne fido, e voglio tenermi al savio proverbio spagnuolo Hasta el quaranta de Mayo no te quites el sayo.
      Voi siete costì occupati della rappresentazione dell'Alceste, che aspettate, e noi lo siamo della sacra eloquenza del padre Francesco Maria da Bologna, cappuccino, che nella chiesa della nazione italiana ha qui, con le sue prediche e con gli esercizi che vi ha magistralmente dati, raccolta ed edificata una nobile numerosisima udienza, e di molto accresciuta la meritata stima che lasciò di sé in questo pubblico già due anni sono. Ei partirà di qua nel prossimo venturo mese, incaricato di esporvi e testificarvi le mie fraterne innocentissime tenerezze, e con tutta quella vivacità che può star d'accordo col serio e venerabile carattere ch'ei sostiene.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Hasta Mayo Alceste Francesco Maria Bologna