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      Spero che avrete già veduto e letto il manifesto dello stampator Gian Claudio Molini, che dà in Parigi la compiuta magnifica edizione di tutte le opere mie anche inedite: ve l'avrei subito mandato per la posta, ma avendo letto in esso la lista de' nomi delle città dove egli ha destinati commissari a ricevere le associazioni e a dispensar a suo tempo i tomi agli associati e ad esigerne il prezzo, e avendo veduto che i signori fratelli Taruffì hanno il carico di questa operazione in Bologna, ho veduto che sarebbe non solo inutile, ma in qualche maniera svantaggiosa ogni diligenza; e ho sospese le mie premure.
      Sarei più lungo, ma è tardi ed ho gente all'intorno; onde con un tenero ma frettoloso abbraccio mi confermo il vostro fedelissimo.
     
     
     
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      A SAVERIO MATTEI - NAPOLI
     
      Vienna 19 Giugno 1778.
     
      La vostra affettuosa lettera del 26 dello scorso maggio mi ha sommamente consolato per le desiderate novelle della vostra cara persona, della quale io era da lungo tempo digiuno. La prima cosa che ho letta è stata la bellissima introduzione da voi scritta per la ripetizione del noto salmo. Questo è uno de' più savii, più nobili e più eleganti componimenti che sia uscito della vostra felice penna, e prova che il vostro talento poetico non solo non si offusca, ma par che divenga più nitido e chiaro fra la crassa e folta nebbia del Foro. Replicherò a me questo contento al giungermi le altre vostre produzioni che m'inviate, e che impazientemente attendo. La mia salute esercita al solito la mia pazienza, ma io ormai ho perduto i dritti di lagnarmene: onde non ragioniam di lei, ma guarda e passa.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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