In somma, in quest'elogio io trovo quell'ordine lucidissimo e quel buon giudizio del quale a così pochi è prodiga la natura, e che fa il particolar carattere di tutto ciò ch'ella scrive; onde me ne congratulo con me medesimo per la giusta idea che da bel principio io seppi formarmi del suo valore.
È pur troppo vero che la versione della Poetica di Orazio, un Estratto di quella d'Aristotile con mie note ed osservazioni, e tutte l'altre mie inedite fanfaluche canore si renderanno pubbliche in una magnifica ristampa in dodici volumi, che si fa in Parigi dal libraio Gio. Claudio Molini; è vero che i violenti impulsi d'amici degni di rispetto hanno vinta la mia ostinata repugnanza; ma non posso dissimulare a me stesso che la paterna debolezza di veder signorilmente ornati i miei figliuoli ha moltissimo conferito alla mia risoluzione, della quale però non sono né contento, né punto superbo.
Dal signor Domenico Terres libraio in Napoli ella potrà a quest'ora aver letto il manifesto dell'impressor di Parigi; onde non occorre ch'io mi dilunghi con soprabbondanti informazioni. Mi continui l'affettuosa sua amicizia, e mi creda sempre con la dovuta ossequiosa stima.
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A CARLO BROSCHI DETTO FARINELLO - BOLOGNA
Vienna 3 Agosto 1778.
Oltre la carissima vostra del 21 luglio, ho nella scorsa settimana inaspettatamente provato il contento di ricever novelle di voi ed obbligantissimi saluti di cotesta degnissima signora marchesa Spada e signor abate Pignatelli da due cortesissimi abati fratelli Valdivia, che sono venuti in Vienna per visitare la signora contessa Vasquez, vedova del fu maresciallo Vasquez loro zio ed ora maggiordonna maggiore della nostra augustissima imperatrice regina.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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