L'amabilissimo signor conte Bolognini è in Boemia nell'armata del maresciallo Laudon ne' posti più vicini alle glorie ed a' pericoli. Facciam voti affinché la Fortuna secondi una volta il merito a suo riguardo. Arrossirei dell'eccessiva parzialità con cui ella parla di me, se l'amore che la cagiona non mi raddolcisse il rimorso di non meritarla: sento ch'io non sono quello ch'ella mi crede, ma sento di essere veracemente.
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A CARLO BROSCHI DETTO FARINELLO - BOLOGNA
Vienna 23 Settembre 1778.
Una vostra affettuosissima del 9 corrente m'informa dell'eseguita mia commissione dall'amico di Mantova, per la quale finalmente il noto manifesto dell'editor di Parigi è pure una volta nelle vostre mani: e vi rendo grazie della gemellagica attenzione d'avvertirmene, tanto più che il corso di questa impresa procede a parer mio così lentamente che incomincia a stancarmi nell'espettazione. È ben vero che i preparativi d'una ristampa di dodici volumi con la magnificenza promessa esigono cure immense e dispendi considerabili, onde convien compatir l'editore se non può secondar la nostra fretta.
Entro a parte del vostro rincrescimento per la perdita della vostra vicinanza de' degnissimi coniugi Spada e del signor abate don Giuseppe Pignatelli: vicinanza ch'io vi ho sempre invidiata, di quella invidia per altro che è permessa fra loro a due affettuosi gemelli, e che non ha nulla di comune con la malignità. Desidero che vi ristoriate presto di questa perdita, e che presto possiate a bocca rinnovare le proteste del mio rispetto ai degnissimi ricuperati vicini.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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