Esso ha tutti i pregi da me osservati nell'altro che l'ha preceduto: anzi me n'è paruta più ornata l'elocuzione, onde non veggo perché debba ella esserne meno contenta. Il mendicar le correzioni, delle quali ella, per eccesso di gentilezza e di modestia, mi richiede, sarebbe condannabile temerità, dopo la solenne sentenza pronunciata da tutti i più grandi e più illustri individui di cotesto illuminatissimo pubblico sul distinto merito del suo lavoro: onde alle minute informazioni che V. S. illustrissima non ha trascurato di darmene son debitore dell'interna compiacenza ch'io mi sento di me medesimo, considerando affatto analogo il mio al supremo giudizio d'un così venerabile tribunale. La stanchezza persuade a lei giustamente il laconismo, ed imperiosamente a me l'impongono gli antichi miei stiramenti de' nervi, che al ritorno della fredda stagione affliggono più crudelmente la mia povera testa. Onde affettuosamente abbracciandola, pieno di gratitudine e di vera ossequiosa stima mi confermo.
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A FRANCESCO GRISI - ALA
Vienna 12 Ottobre 1778.
Non possiamo con ragione lagnarci, mio caro signor Grisi, del corrente autunno, perché conserva ancora un tepore che non ci lascia desiderar la state, e non ci minaccia ancora i rigori dell'inverno. Se se ne sono goduti ne' tempi andati de' migliori, non conviene per affliggerci far comparazione di quelli col nostro, ma più tosto per consolarci con quei tanti che abbiamo sofferti corteggiati da' ghiacci, dalle grandini e dalle nevi che nell'autunno corrente tuttavia ci rispettano.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Ottobre Grisi
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