Io non sono mai stato atto (ma ora men che mai) a così improbo ed inutile lavoro, né saprei trovar persona idonea e paziente abbastanza per addossarselo. Non è facile, amico dilettissimo, il trovare in altri il vostro buon core, di cui siete sempre la vittima secondando le men discrete richieste di chiunque voglia abusarsi della vostra docilità. Io non sono abile né moralmente né fisicamente ad imitarvi. Tollerate questo ancora fra tanti altri miei difetti che tollerate, ma non lasciate però di riamarmi e di credermi.
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A MANFREDO SASSATELLI - IMOLA
Vienna 20 Novembre 1778.
Non per la via della posta, ma recata da un cameriere della Corte di Parma, spedito di là per corriere a Vienna, mi trovai possessore tempo fa d'una lettera di V. S. illustrissima senza data, e con varie sue poesie che lessi attentamente, esaminai e commendai (come esse meritano), ed a seconda della sincerità ch'ella da me desidera non tacqui alcuni miei dubbi su le medesime. Risposi, ma non mandai la risposta alla posta, perché la vedova signora de Mayer, in casa della quale era alloggiato (per disposizione, cred'io, dell'augustissima padrona) il cameriere o corriere suddetto, mi avea fatto avvertire che volendo io rispondere mandassi la mia lettera a lei: ed io mi valsi dell'offerta perché la mancanza di data della sua lettera mi facea dubitare del luogo del suo soggiorno. Un mio antico e parziale amanuense suole (quando ne ha tempo e voglia) registrare alcune mie lettere che incontrano la sua approvazione, e fortunatamente quella che io risposi a V. S. illustrissima è del numero: onde gliene includo una copia, e secondo così la mia ormai necessaria pigrizia nello scrivere, che all'età mia non soffre più correzione.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Novembre Corte Parma Vienna Mayer
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