Io gliene rendo il dovuto contraccambio e sarei geloso, se potessi in qualche modo servir di stromento per correggere l'ingiustizia ch'ella fin'ora soffre dalla Fortuna. Il sacro deposito che si trova tuttavia appresso di me ha perfettamente eseguita la commissione d'informarmi della meravigliosa abilità dell'ingegno che l'ha prodotto. Vorrei che le producesse altri più sensibili frutti: ed io sarò pronto ad impiegarlo a tale oggetto se mi si scoprisse occasione di farlo utilmente, o di farlo ritornare intatto alla sua sorgente se mai potessi costì esser meno infruttuoso alla illustre sua produttrice. Mi conservi intanto l'invidiabile sua parzialità e mi creda veracemente.
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A GIOVANNI RANIERI RASTRELLI - NAPOLI
Vienna 24 Gennaio 1779.
Tardissimi (non so per quale inciampo) mi giunsero i due plichi da V. S. illustrissima inviatimi nell'ottobre dello scorso anno, e mi trovarono oppresso da un tormentoso parossismo de' miei antichi flati ipocondriaci, che ne' loro assalti mi lasciano appena il doloroso senso della mia esistenza. In questa involontaria e lunga inazione mi si è caricato addosso il debito d'infinite risposte, da me involontariamente neglette, che spaventano la mia presentemente cortissima attività. Fra i primi doveri a' quali sodisfo è il sincero rendimento di grazie del prezioso dono delle elette merci letterarie di cui mi fornisce, e che io ho già trascorse con quella frettolosa avidità che m'inspirano le sue produzioni, delle quali andrò a più bell'agio e con maggior profitto pascendomi per procurarmi diletto e vantaggio dalla profonda dottrina, dalla vivacità del suo ingegno, e dalla elegante fecondità che non meno nella sua sciolta si scorge che nella sua legata eloquenza.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Fortuna Gennaio
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