Perché non ha da valer per noi il passaporto d'Orazio? "Licuit, semperque licebit - signatum praesente nota procudere nomen".
Nella 6a strofa squallente, parola tratta dal nostro paterno idioma latino, ma non onorata della cittadinanza fiorentina; e pure i nostri padri latini ammettono nella loro le parole tratte dalla greca favella. "Et nova fictaque nuper habebunt verba fidem, si - Graeco fonte cadant, parce detorta".
Salmo XXI - Tutto intieramente bellissimo. Ma questo epiteto sarebbe dovuto a tanti passaggi del saggio inviatomi, che per non infastidir la modestia dell'Autore si passano sotto silenzio.
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A GIOVANNI RANIERI RASTRELLI - NAPOLI
Vienna 17 Marzo 1779.
È necessità, non elezione, gentilissimo mio signor Rastrelli, la tardità di questa risposta alla affettuosa lettera di V. S. illustrissima del 16 dello scorso febraro. I miei debiti con quelli che mi onorano della loro corrispondenza vincono di troppo l'equilibrio delle mie facoltà per pagarli: onde son costretto a graduarli secondo la regola legale prior in tempore potior in jure.
Lessi per altro subito, e rilessi con sommo piacere, ed ho fatto leggere a chi ne ho creduto degno, le due belle odi ch'ella si compiacque inviarmi, ed ho raccolto nuovi motivi di congratularmi seco del dichiarato favor delle Muse, che costantemente ella gode a qualunque impresa le cada in mente d'impiegarle. S'io non avessi già fatto divorzio con coteste cicale, e non amassi tanto il rivale, ne sarei diabolicamente geloso. Continui V. S. illustrissima ad amarmi ed a comunicare a favor mio a cotesto ancora suo florido e crescente nido il candido amore di cui mi ha già stabilito in possesso; né mai cessi di credermi.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Orazio Autore Marzo Rastrelli Muse
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