1, pag. 679, somministra tutte le possibili notizie intorno al forse ebreo poeta Ezechiele, non ne dice abbastanza per regolar l'altrui giudizio: ma si può asserir francamente che non si sa se debba chiamarsi questo componimento o dramma o istoria, poiché, se ha voluto Ezechiele far una storia, ne ha cambiato la natura con l'uso del dialogismo, e se si è proposto di fare un dramma, non presta quel che promette, essendo il dramma rappresentazione e non racconto d'una azione. Ma il piacere di ragionar seco mi fa abusar della sua pazienza e delle mie forze fisiche.
      Pure non posso trascurar d'aggiungere che le poche mie cose inedite non meritevoli delle sue parziali ricerche sono solennemente promesse al Molini stampatore in Parigi per una magnifica edizione di tutti gli scritti miei, che egli dedica alla regina di Francia. Compianga, monsignore veneratissimo, le mie poco invidiabili circostanze e non cessi di credermi sempre col dovuto profondo rispetto.
     
     
     
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      A SCIPIONE CIGALA DI TIRIOLO - NAPOLI
     
      Vienna 6 Luglio 1779.
     
      Soffra, la supplico, Vostra Eccellenza l'importunità di questa lettera, necessaria per evitare il rischio che potrebbe correre il credito della dovuta mia ossequiosa attenzione verso di lei. Giunse già due mesi sono il signor duca di S. Nicola in Vienna, e condotto dal signor cavalier di Somma venne ad onorarmi in mia casa: gli parlai subito del sospirato libro da Vostra Eccellenza consegnatogli per me in Napoli, ed ei cortesemente mi assicurò d'averlo, e che subito che si fossero aperte le casse nelle quali dovea essere me l'avrebbe fatto tenere.