Lo scoppio del nostro magazzino di polvere ci avea spaventati con l'idea d'una strage infinitamente più terribile di quella che si è trovata in effetto: onde non bisogna fidarsi molto alla nostra immaginazione, che tutto mirabilmente ingrandisce ciò che si spera o si teme. La mia salute, come la vostra, va secondando l'età; ma vado al possibile intanto procurando di scemarmene il peso, adattandoci sotto pazientemente le spalle. Fate lo stesso ancor voi, sicuro ch'io non tralascerò mai d'amarvi, di stimarvi e di essere veracemente.
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A FRANCESCO ASTORE - NAPOLI
Vienna 19 Luglio 1779.
È così eccessiva l'affettuosa parzialità che V. S. illustrissima mi dimostra nelle vive espressioni dell'obbligante sua lettera, ch'io, per non prolungarmi la mortificazione di non meritarle, son costretto a non lasciar libero il freno alla mia infinita gratitudine, che troppo prolissamente spiegandosi alimentarebbe i rimorsi delle mie usurpazioni: onde passo sollecitamente all'ingegnoso suo poetico lavoro. Esso è magnifico per la scelta del pensiero e mirabile per la copia delle idee ch'ella ha ristrette in uno spazio sì angusto, ed è ben degno dell'accorto scrittore il luminoso tratto della sua erudita eloquenza col quale ha saputo terminarlo. Me ne congratulo sinceramente seco e desidero che le persone vicine al trono, alle quali io ne farò parte, trovino la destra occasione di farlo cader sotto gli occhi de' nostri augusti sovrani, giacché per l'indiscrete inondazioni degli scritti poetici co' i quali gli ha perseguitati l'Italia, ora un espresso divieto non permette ad alcuno di presentarne loro de' nuovi.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Luglio Italia
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