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A SAVERIO MATTEI - NAPOLI
Vienna 12 Agosto 1779.
La vostra lunga e dolorosa incertezza della vita della cara e benemerita vostra compagna, benché finalmente superata, non lascia di rappresentarmisi vivamente nella fantasia con tutti i vostri palpiti e le vostre agitazioni: e quanto vi compatisco nell'idea del passato, tanto partecipo ora il contento del vostro stato presente, che v'imploro con tutto il cuore dal Cielo sempre felice e costante. La mia salute all'apparenza è invidiabile: e se questa apparenza non iscema punto gl'insidiosi progressi dell'età che s'avanza, mi libera almeno dal rincrescimento di vedermi divenuto l'oggetto dell'altrui compassione.
Mi dispiace ma non mi sorprende la guerra che si fa con le carte fra Roma e Napoli. Il trovare i veri limiti delle loro giurisdizioni fra il Sacerdozio e l'Imperio (dopo averlo tentato in vano il gran Pietro de Marca) è per il mio limitato talento un problema della categoria della quadratura del circolo e dell'esatta correzione del calendario. La signora Martines divotamente vi riverisce, ed io per non abusare della corta attività che mi resta per il mestier dello scrivere, teneramente vi abbraccio e sono veracemente, alla spartana.
2452
A CARLO BROSCHI DETTO FARINELLO - BOLOGNA
Vienna 19 Agosto 1779.
Non perché io sia capace di dubitare un momento della costanza dell'amor vostro nella mancanza delle vostre lettere, ma per interrompere la prescrizione d'un più lungo silenzio, vinco la mia purtroppo legittima repugnanza allo scrivere, che di giorno in giorno in tutti con l'età s'augumenta, e per darvi anche in carta mille e mille di quei teneri abbracci ch'io non cesso mai di darvi col cuore, che sempre è l'istesso per voi.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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