La signora contessa Figuerola e monsignor Perlas le rendono il dovuto contraccambio dell'obbligante affettuosa memoria che di loro Vostra Eccellenza conserva: ed io, pieno dell'antico mio invariabile ossequio, mi confermo.
2460
A LEOPOLDO CAMILLO VOLTA - MANTOVA
Vienna 18 Ottobre 1779.
Il signor Angelo Talassi mi recò quattro giorni or sono un caro e riverito foglio di V. S. illustrissima col magnifico elogio del merito poetico del portatore, a cui renderò, anzi, sulla fede di un così illuminato giudice qual è il mio signor avvocato Volta, già rendo la dovuta giustizia anche prima d'averne potuto fare io medesimo esperimento. Ma temo che si sia egli addossata una ben dura provincia, intraprendendo di rendere familiare e gradita alle orecchie tedesche la poesia italiana, e specialmente estemporanea, che non dà luogo neppure ad una breve riflessione dello straniero ascoltante. Io impiegherò tutto quel ch'io vaglio a favor di lui: ma ella non ignora la scarsezza delle presenti mie fisiche facoltà, onde ne misuri le mie speranze.
Tutti i salutati la risalutano; ed io con l'involontaria brevità, ora per me inevitabile, teneramente abbracciandola pieno di stima, d'amore e d'ossequio mi confermo.
2461
AD ANTONINO GALFO - ROMA
Vienna 18 Ottobre 1779.
È già da qualche giorno nelle mie mani il bellissimo suo canto epitalamico nitidamente impresso, ed il giudizio di cotesti eruditi effemeridisti sopra di esso. Mi sono compiaciuto di nuovo nella lettura del primo, del magistero col quale ha V. S. illustrissima saputo rettificare i trascorsi della prima mia inesperta adolescenza, ed ho applaudito nel secondo all'esatta giustizia che costì si rende al distinto suo merito, che di giorno in giorno s'accresce.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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