Me ne congratulo seco e con me stesso, che, in virtù dell'amore che a lei mi stringe, m'immagino d'aver qualche parte nelle sue lodi. Si conservi all'onore del nostro Parnaso: compatisca la mia necessaria brevità: mi comandi, se le dà l'animo di trovarmi atto ad ubbidirla, e non cessi mai di credermi con affetto e stima eguale all'ossequio.
2462
A GIAMBATTISTA BONDACCA - ROMA
Vienna 18 Ottobre 1779.
Fra la folla delle antiche mie reminiscenze ho ben ritrovato il nome d'un signor avvocato Bondacca, persona stimabile e graduata; ma la mia ormai stanca fantasia non ha potuto presentarmene l'immagine né la memoria dell'onore da me goduto della sua corrispondenza. Confessando a V. S. illustrissima il mio difetto, la supplico, in premio della mia ingenuità, di non ricusar per esso di accettare ed esercitare gli ereditari suoi dritti sopra la servitù mia, che nuovamente le dedico, ansioso di confermarmene il possesso con l'impiego dell'ubbidienza mia.
Il signor abate Caffaro, che, pieno d'affetto e di parziale gentilezza, mi recò il riverito foglio di V. S. illustrissima, sarà già forse partito di Vienna, non avendolo io più veduto. Quando sarà costì di ritorno, non trascuri, la prego, di confermargli l'ossequio mio: e non cessi mai quind'innanzi di considerarmi col dovuto rispetto e gratitudine.
2463
A MICHELE TORCÌA - NAPOLI
Vienna 18 Ottobre 1779.
La focosa e vivace eloquenza della mirabile relazione tanto analoga alla sua materia, che vi è piaciuto di gentilmente comunicarmi, mi assicura de' felici progressi della vostra convalescenza: e questo merito me la rende più cara.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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