Gradite (vi prego) il sincero mio gradimento per le vostre parziali espressioni: rendete a mio nome un ampio contraccambio di rispetto alla eccellentissima signora contessa di Wratislau per la sua cortese reminiscenza: non dimenticate il caro vostro consorte, che cordialmente riverisco: né mai cessate di credermi.
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A PADRE FRANCESCO MARIA DA BOLOGNA - BOLOGNA
Vienna 6 Novembre 1779.
In questo momento, cioè sul mezzodì del 6 di novembre 1779, parte da me il padre Luigi Fiorentino, che per le ragioni che Vostra Paternità molto reverenda non ignora non ha potuto recarmi la lettera da lei consegnatagli, e che dovea rinnovarmi il piacere che mi cagionò l'altra che la prevenne per la posta alcuni giorni prima, ed a cui non risposi per unire in una le due risposte: economia alla quale mi obbliga il diminuito capitale delle fisiche mie facoltà. Io le sono sommamente tenuto d'avermi procurata la conoscenza d'un così stimabile soggetto, che con le sue gentili maniere e col suo savio ed eloquente discorso mostra abbastanza quanto egli meriti la parziale amicizia di Vostra Paternità molto reverenda. Duolmi di non aver potuto procurar subito alla signora Martines l'approvazione d'un giudice così illuminato, essendo a lei vietato dal suo medico, per un passaggiero incomodo di salute, di affaticare per qualche giorno il suo petto cantando: ma se non sarà troppo sollecita la partenza del cortese portatore del riverito comando, sarà con piacere eseguito.
Non so spiegarle a qual segno mi consolò la prima sua affettuosa ed elegante lettera con le notizie del caro gemello e col festivo racconto delle invidiabili ore da lei seco passate alla mensa ed al cembalo: e, per calmare un poco d'invidietta che non ho saputo affatto evitare, ho messo in attività tutte le forze della fantasia poetica: e mi son figurato presente.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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