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      Che m'abbia la mia nemica defraudato del primo foglio a me diretto è per me sensibilissimo danno, ma facile ad accadere nella lontananza che ci divide, onde il numero de' compagni può in qualche parte rendermi men grave il disastro. Ma che il glorioso vantaggio da Vostra Eccellenza destinato ad illustrare un mio componimento mi sia ora così stranamente rapito è sventura di cui non saprei consolarmi, se non avesse Vostra Eccellenza per l'innanzi già più e più volte animati con le sue note i miei versi.
      La Via Crucis non è mio lavoro, onde non ho meritato il distinto favore di Vostra Eccellenza. La sorte ha resa giustizia a chi si è impiegato in così meritoria fatica: né posso pretendere che Vostra Eccellenza sia nata per onorar la sola mia Musa. Da persona abilissima ho fatto eseguir subito sul gravicembalo l'armonico componimento: e fra i vari affettuosi moti che ho sentito risvegliarmisi nell'animo nell'ascoltarlo ho ritrovato le solide cagioni dell'antico, concorde e costantissimo applauso che hanno esatto, esigono ed esigeranno sempre da ogn'uno le musiche sue occupazioni. Me ne congratulo seco, e le auguro che possa ancor lungamente occuparsi nel dolce esercizio di così invidiabile magistero.
      La supplico di far cancellare il mio nome se si trova ancor costì immeritamente collocato in fronte alla pia opera suddetta, perch'io non corra il rischio di passare innocentemente per usurpatore delle altrui lodi: ed accetti benignamente intanto le ossequiose proteste del grato e profondo rispetto con cui sono.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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