Ma è bene strano che un cavaliere tanto mio parziale, che ha onorato con le sue magistrali note tanti miei oratorii senza mai risolversi a farmene pervenire un saggio, sia stato ora sorpreso da tanta sollecitudine, per farmi parte d'un componimento altrui, ch'egli non so per quale sbaglio ha onorato per mio. Io gli sono gratissimo della ottima volontà, ma non vorrei all'età mia incominciare ad entrar nella numerosa schiera de' plagiarii. Onde se vi fosse costì chi si lagnasse di questa mia involontaria usurpazione, io replicherò volentieri e manderò a Napoli, o dove si voglia, la pubblica dichiarazione che già mandai all'autor genovese.
Del principe Castriotto d'Albania, che ho qui veduto un paio di volte, non so se non se quello ch'ei di sé dice e che non tutti credono, onde non posso informarvene meglio. Desidero e spero che la presente vi trovi in più felici circostanze di quelle fra le quali eravate quando scriveste quella alla quale rispondo: ed abbracciandovi al solito mi confermo.
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A GIUSEPPE ROVATTI - MODENA
Vienna 14 Dicembre 1779.
Dal signor marchese Frosini, inviato di Modena a questa cesarea Corte, mi fu recato tre giorni fa un gratissimo vostro foglio dato del 10 dello scorso novembre e pieno di quelle tenere e candide espressioni d'affetto ch'io sento di meritare con l'ampio e sincero contraccambio che ve ne rendo, non solo per debito di corrispondenza, ma anche più per giusto tributo che esigono da chicchesia i vostri illibati costumi, i vostri non comuni talenti, la vostra sudata dottrina, ed il distinto luogo che ormai degnamente occupate fra le persone benemerite della repubblica letteraria.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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