Continuate a calcare la via da voi così felicemente intrapresa, e secondate il favor della natura, che chiaramente vi vuole per suo interprete. Il gentil cavaliere, portatore della cara vostra lettera, mi ha consolato informandomi delle felici circostanze del vostro presente stato, particolarmente della vostra salute e del vostro ridente e festivo umore, che ne suole essere il men dubbio argomento. La mia è certamente migliore di quello che l'età mia mi permette di pretendere, ma non già tale che per esserne contento io non abbia bisogno di rassegnazione. Vi sono gratissimo del dono del vostro bellissimo epicedio, già da alcuni anni sono da voi egregiamente scritto per la perdita che faceste d'un caro amico. Parla in esso visibilmente il cuore: ed è forse il miglior componimento poetico che vi sia uscito di mano. Mi compiacerei di trattenermi nell'andarne annoverando le molte bellezze, ma la mia testa tormentata dagli antichi suoi incomodi vuole imperiosamente ch'io vi abbracci e finisca. Addio.
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A SCIPIONE CIGALA DI TIRIOLO - NAPOLI
Vienna 16 Dicembre 1779.
Le costanti, parziali e triplicate premure di V. E. per favorirmi hanno alfin vinto gl'influssi di quell'astro maligno che per ben due anni ha impedito al suo Costantino di rinvenire il sito di questa casa. Due giovani studiosi polacchi di ritorno da Roma alla patria loro me l'han tre giorni sono cortesemente consegnato in proprie mani a nome del generoso autore ed illeso da tutti quelli svantaggi che ordinariamente si contraggono in così lunghi trasporti.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Dicembre Costantino Roma
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