Inabile ad esprimere i sentimenti della mia riverente gratitudine, imploro l'eloquenza del mio signor don Rodolfo affinché (incominciando da sé medesimo) sodisfi più degnamente in mia vece i miei illustri creditori.
La raccolta inviatami non è ancor giunta alle mie mani, onde, non potendo parlarne, ne rendo intanto le dovute grazie al cortese donatore, insieme con l'ampio contraccambio di stima e di riconoscenza che esigono le sue parziali espressioni. Non perdoni, ma bensì compatisca, la mia inevitabile brevità, e non cessi mai di credermi col più affettuoso rispetto.
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ALLA BARONESSA DI BOETZLAER - L'AJA
Vienna 28 Dicembre 1779.
Non è possibile, illustrissima signora baronessa, che io le spieghi l'eccesso di piacere, di confusione e di meraviglia di cui fu inondato l'animo mio nella scorsa settimana, quando mi fu recato in casa l'inaspettato dono de' fortunati miei versi a me diretti in così magnifica impressione: ricchi di tante nuove bellezze, delle quali non avea potuto fornirli l'autore, e con le quali gli ha sollevati a così alto grado di merito l'angelica armonia delle magistrali sue note. Tutto in esse è pellegrino, e nulla par ricercato, anzi le istesse più rare ed eleganti sue modulazioni, frutti d'una scienza profonda, sembrano spontanei suggerimenti d'una verace espressione. L'effetto del piacere che si prova nel sentirle eseguite è sempre l'accrescimento dell'impazienza di sollecitarne la repetizione. La signora Martines, che n'è giustamente incantata, seconda sul gravicembalo a meraviglia le istanze mie; onde sarà questa ben lungamente la nostra più grata occupazione.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Rodolfo Dicembre Martines
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