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      Voi con la vostra lettera che spira amore, serenità e quella savia disposizione d'animo che non perde il suo equilibrio fra le più fiere tempeste delle vicende umane, mi avete inspirato il desiderio e la facoltà d'imitarvi. Sì, mio caro gemello, nel nitido e fermo carattere e nella festiva eloquenza con la quale m'informate delle liete adunanze che si fanno nella vostra campagna, io esulto de' solidi argomenti, che ne ritraggo, di credervi valido ancora e di corpo e di mente a tal segno che non solo potete conservar ne' disastri la vostra filosofica allegria, ma sapete ancora comunicarla a chi conversa con voi. Quella Onnipotenza che ve ne ha così parzialmente dotato, ve ne mantenga ancor lungamente il possesso a seconda de' voti del costante vostro gemello.
      Ho spiegato il carattere di vostro ambasciatore con la signora contessa Figuerola e monsignor Perlas, presentando loro per mia credenziale la vostra lettera originale, che hanno interamente letta e sommamente commendata: vi sono gratissimi del gradimento che dimostrate della memoria che conservano di voi, di cui è troppo difficile di scordarsi fra tanti e tanti che giornalmente vi propongono in esempio di portentosa abilità e di candidi ed illibati costumi.
      Già che voi mi avete costì guadagnati tanti e così illustri fautori, abbiate cura di conservarmeli rendendo appresso di loro testimonianza del grato mio rispetto e dell'ampio contraccambio de' voti miei per quelli ch'essi hanno formati per le mie prosperità. Voi sapete ch'io non son più uomo da lunghe lettere; ma, come antico abitante del cuor mio, siete in obbligo di conoscerne i più reconditi nascondigli: onde dite a voi medesimo tutto quello che vorrebbe scrivere se potesse il vostro fedelissimo gemello.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Onnipotenza Figuerola Perlas