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A MARIA ROSA COCCIA - ROMA
Vienna 14 Febbraio 1780.
Mi è stata carissima, riverita signora Maria Rosa, la cortese sua cura di provvedermi d'un esemplare del suo ritratto intagliato in rame, che mi aiuta a formarmi l'idea d'una persona così stimabile, malgrado la prodigalità dell'intagliatore nell'aggravarla degli anni ch'ella non ha. Io posso consolarmi di questo difetto con gli altri fedelissimi ritratti ch'ella mi ha mandati del suo spirito ne' mirabili saggi musicali, co' quali si distingue tanto dalle altre sue pari. Io riguardo con più parzialità i versi miei, se l'hanno eccitata a fare un così lodevol uso dei suoi rari talenti. Godo che abbia incontrati testimoni della giustizia ch'io le rendo in Vienna, e ne avrebbe frequenti confermazioni nelle mie lettere se l'età non mi rendesse assai malagevole il mestier dello scrivere. Mi auguro occasione di farlo con l'opera. Intanto pieno di vera stima e di gratitudine mi confermo immutabilmente.
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A CARLO BROSCHI DETTO FARINELLO - BOLOGNA
Vienna 24 Febbraio 1780.
L'ultima vostra festiva ed affettuosa lettera, col sereno umore che la ravviva dal principio sino alla fine, ha dissipate in gran parte le fosche nebbie del mio, e mi ha fatto arrossire di non sapervi imitare, malgrado tutte le smargiasserie filosofiche che ostentano gli scritti miei. Voi, in mezzo alle ostinate persecuzioni de' frequenti terremoti e delle indiscrete irregolarità di vostra salute, sapete conservar tanto e difendere la tranquillità dell'animo vostro, che siete capace di concepire, di ordinare e di scrivere componimenti armonici, che suppongono tutta la scienza e la più esercitata pratica d'un eccellente scrittore.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Febbraio Maria Rosa Vienna Febbraio
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