In somma io mi congratulo sinceramente seco e della dottrina e della maturità del senno che in così invidiabile giovanezza già dimostra di possedere, e prenda, non da me ma da sé stessa, consiglio nella scelta delle vie che meglio le convengano di frequentare in Parnaso; ma avverta di spogliarsi (se ne ha contratte) di quelle prevenzioni delle quali potrebbero averla ingombrata que' tanti, benché dottissimi e celebri scrittori, che prescrivono leggi a' poeti senza la minima esperienza, ch'è la madre di tutte le arti. Mi auguro occasioni di convincerla della mia ossequiosa stima, e sono sinceramente.
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A LEOPOLDO CAMILLO VOLTA - MANTOVA
Vienna 13 Luglio 1780.
Lo scrivere, carissimo signor Volta, mi è molto incomodo, ma il non rispondere alle vostre cordiali espressioni non mi è possible. Ho troppo chiaramente scoperte le stimabile ed amabili qualità della vostra mente e del vostro cuore nella vostra permanenza sotto questo meridiano, ed ho troppa compiacenza nel dirvi che io vi amo e che vi tengo in quel distinto pregio che mi avete persuaso di meritare. Al mio veneratissimo signor marchese Andreasi andate spesso rappresentando la memoria del mio rispetto, e ditegli che l'edizione parigina di tutte le Opere mie ha già incominciato ad esser pubblica. Qui ne abbiamo già tre tomi elegantissimi, e nel mese venturo, secondo ci promettono, ne avremo tre altri. Mi meraviglio che ancor non siano pervenuti costì. Se in qualche città a voi vicina non possono aversi, conviene indirizzarsi a Parigi al signor abate Giuseppe Pezzana, che n'è il diligente editore.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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