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      Ei vuole che le mie suppliche in iscritto avvalorino quelle ch'egli le porgerà umilmente in voce: ed io secondo col più vivo dell'animo il suo desiderio, che in tale affare non ha differente oggetto dal mio: tanto più che in mezzo al dovuto riguardo di non defraudar di qualche momento le cure dell'alto suo ministero, serve questo ufficio in qualche modo di scusa all'ardente mia brama di rammentarle di tratto in tratto la mia sempre crescente venerazione e rispettosa gratitudine, con le quali e sono e sarò invariabilmente.
     
     
     
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      A GIAMBATTISTA SCARDAVI - VENEZIA.
     
      Vienna 13 Dicembre 1780.
     
      Per dolorose morali e fisiche circostanze non trovandosi in istato il signor abate Metastasio di rispondere di propria mano al gentilissimo foglio di V. S. illustrissima, commette a me di farlo in sua vece, esponendole i seguenti sentimenti da lui comunicatimi. Egli è confuso dell'eccessiva parzialità ch'ella dimostra per lui: si rallegra seco de' felici di lei talenti poetici che si palesano ne' due leggiadri sonetti mandati, i quali annunciano fin dove potrebbe giungere chi gli ha scritti; ma è persuasissimo che la proposta spiegazione dei rami in versi sia di troppo malagevole esecuzione per chi si sottoponesse a così ingrata fatica, rendendo schiava la sua fantasia a quella de' disegnatori, che rade volte s'accordano con quella dell'autore del dramma. E sarebbe poi molto rincrescevole al signor abate che potesse credere alcuno coteste spiegazioni una specie di quelle commendatizie delle quali sogliono provvedersi gli autori quando si presentano al pubblico.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Dicembre Metastasio