Egli desidera occasioni di convincerla della sua gratitudine e stima, ed io nel mio particolare sinceramente mi protesto.
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A SAVERIO MATTEI - NAPOLI
Vienna 21 Dicembre 1780.
Voi dovete purtroppo a quest'ora essere informato della irreparabil perdita da me fatta nell'infausto giorno 29 dello scorso novembre della adorabile mia benefica protettrice madre e sovrana, dopo cinquant'anni di fortunata invidiabile servitù: e dovete immaginarvi il compassionevole stato d'un cuore che non sia un mostro d'ingratitudine. Io non so ancora formare altre idee che di nera desolazione.
Vi son debitore di due risposte: una sulla erudita letteraria contesa col padre Cannovai, e per ora non so dirvi altro se non se questa essere una dimostrazione del mirabil segno fin dove possono giungere la dottrina e l'ingegno. L'altra sulla notizia della nuova ristampa che si fa per cura vostra delle opere mie in Napoli e dei preziosi tesori de' quali voi l'adornate: cornice senza dubbio molto più stimabile del quadro, e che palesa chiaramente gli eccessi a' quali trascorre la vostra troppo parziale amicizia. Io avrò bisogno di pensar sempre quanto questa mi onora, per consolarmi del rossore che mi cagionano le involontarie mie usurpazioni.
La signora Martines scrive in musica il mio oratorio dell'Isacco figura del Redentore, ed è alla metà del cammino. Vi rende infinite grazie della cortese vostra memoria: ed io teneramente abbracciandovi resto.
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A FRANCESCO GRISI - ALA
Vienna 21 Dicembre 1780.
Rispondo alla vostra affettuosissima del 20 novembre passato recatami quattro giorni sono dal signor Giacomo Fedrigotti, garbato ed obbligantissimo gentiluomo, il quale mi ha consolato con le sospirate notizie del prospero vostro stato e di tutte le vostre circostanze.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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