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A GIUSEPPE AZZONI - SIENA
Vienna 11 Gennaio 1781.
Non aspettate, mio caro padre maestro, una lunga risposta all'affettuosa vostra lettera; il fatal colpo che ci opprime è del genere di quelli che rendono stupidi e non loquaci. Voi sapete s'io son degno di compassione; ed io sento quello che costa il meritarla. La mia grave età non mi facea temere di giungere spettatore di questa tragedia; onde non ho mai pensato a prepararmici. Assuefatto per più di cinquant'anni a considerarmi protetto, costantemente gradito e beneficato da una impareggiabile sovrana ch'è venuta a dar nome al nostro secolo, non posso ancora figurarmi d'esserne privo.
* Il povero cardinale Herzan, benché sollevato al grado eminente in cui si trova dalla immortale Maria Teresa, non sarà meno oppresso di noi: i grandi motivi di gratitudine ch'ella gli ha lasciati bastano per renderlo nostro compagno. Domandiamo all'Altissimo assistenza per conseguir la difficile rassegnazione che è nostro dovere di procurare: e voi, caro amico, non cessate di riamarmi e di credermi sempre con l'antico rispetto e tenerezza.*
2537
A LEOPOLDO CAMILLO VOLTA - MANTOVA
Vienna 22 gennaio 1781.
Il poemetto della molto illustre pastorella, non aveva mestieri che gli racconciassero attorno i panni perché mi piacesse di nuovo. L'amabile signor'Anna non usò mai mandare in farsetto le proprie creature, le quali del resto, in qualunque abito si trovino, spirano le bellezze seduttrici della madre.
Rileggo tuttavia con molto piacere questi versi, la cui soave mestizia tempero colla ricordanza del tempo felice che eravate qui anche voi a dividere meco la non sempre serena navigazione.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Gennaio Herzan Maria Teresa Altissimo Anna
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