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      A NICCOLÒ TASSI - FIRENZE
     
      Vienna 21 Aprile 1781.
     
      L'obbligante dono della sua felice cantata, di cui è piaciuto a V. S. illustrissima di onorarmi, mi rende nota la mia da me fin ora ignorata fortuna della sua gratuita parzialità e del merito insieme del mio cortese fautore. Il coraggio d'intraprendere e di eseguire nell'angustissimo spazio di cinque giorni un così malagevole lavoro, il saper costringere a soffrirvisi unite tante fra lor diverse e tal volta opposte materie, ed il poter conservar sempre l'inevitabile fluidità necessaria nella frettolosa intrapresa, palesano ed il vigore del suo ingegno ed il pregio dell'acquisto da me fatto della sua benevolenza, ch'io ampiamente contraccambio augurandomi facoltà ed occasioni di convincerla della grata ed ossequiosa stima con cui veracemente io sono.
     
     
     
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      A BALDASSARE PAPADIA - ROMA
     
      Vienna 3 Maggio 1781.
     
      Prevenuto di molti giorni per la posta da un elegante suo foglio, ricevei da questa dogana la raccolta delle leggiadre sue Favolette boschereccie, che mi confermano nella giusta stima, da me già gran tempo fa concepita, della sua eletta dottrina, de' suoi colti talenti e di quella benevola costanza con la qual ella mi conserva nell'invidiabile antico possesso della sua parziale amorevolezza. Mi trovo sommamente onorato che abbia ella accompagnato il mio coi nomi della bella e ritrosetta sua Clori e del tanto destro quanto innamorato suo Tirsi; né so dirle quanto mi piaccia che la celebre sampogna del gran cantor siciliano acquisti fra i labbri di lei quel corretto e modesto tenore di cui egli non ha sempre potuto e voluto vantarsi.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Favolette Clori Tirsi