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      Mi congratulo con esso voi, che siete giunto a compiacervene senza essere iniziato in altra scienza che in quella dell'armonia; prova del vostro ottimo palato e del buon senso naturale che avete portato al mondo con voi, e prova nel tempo stesso dell'eccellenza dello scrittore, che sa contentare anche i meno addottrinati. Pingeano Raffaello e Correggio per piacere a tutti, e non già agli esperti solo dell'arte loro: e sarebbe un picciolo cuoco ed inetto quello che non sapesse far sentire gl'effetti della sua magistrale esperienza se non se agli altri cuochi suoi pari.
      Il soggetto è fecondo e mi vorrebbe render loquace, ma la tormentata mia povera testa non permette di cadere in questo difetto. Gradite dunque un frettoloso ma tenero abbraccio, e l'immutabile confermazione ch'io sono.
     
      P. S. Alla scarsa ma eletta vostra società mille complimenti.
     
     
     
      2581
     
      A CARLO BROSCHI DETTO FARINELLO - BOLOGNA
     
      Vienna 27 Settembre 1781.
     
      La vostra cara lettera degli 11 del corrente, benché agra e dolce, mi ha sommamente consolato, perché dopo di quella maledetta aggiunta di ai ai, de' quali mi date in essa contezza, mi rasserenate parlandomi di pranzi, di cembalo, di maccheroni con lo zucchillo, di compagnie invidiabili, e mi assicurate che il silenzio non mi ha defraudato della minima parte dell'amor vostro: e credo fermamente che voi non farete diverso giudizio del mio. Ma, amato mio gemello, tutto il mese di luglio e d'agosto e diciassette giorni del corrente qui abbiamo abitato nella zona torrida, senza respirar mai né giorno né notte da un continuo ardore soffocativo del quale qui non v'è chi se ne ricordi l'eguale.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Raffaello Correggio S. Alla Settembre