All'ultima che avrete la sorte d'aver sempre vicina date, vi prego, mille abbracci a mio nome, e ditele ch'io non cesserò mai d'amarla e stimarla, e d'esserle grato della sua costantemente dimostratami invidiabile benevolenza. Viva il nostro errante impareggiabile Padre guardiano, che fra tanti suoi meriti ha anche quello di saper inspirare il buon umore al mio diletto gemello rendendo a lui deliziosa la mensa, il gravicembalo, e l'eletta compagnia che gli somministra.
Sono giunti il settimo, l'ottavo ed il nono tomo dell'edizione parigina; io ve li farò tenere per la solita strada, ma vorrei prima dar loro una scorsa per assicurarmi di qualche errore, e presentemente i tremolanti nervi degli occhi miei non sono atti a simile operazione (come conoscete dal mio scritto). Se l'impedimento si ostina trascurerò la revisione, che non credo necessaria.
Alla venerata mia protettrice signora marchesa Spada mille grati umilissimi rendimenti di grazie, e a proporzione a' miei generosi fautori Pignatelli e Valdivia. Alla contessa Figuerola e monsignor Perlas sono stati carissimi i vostri complimenti, e la signora Martines, nel comporre un oratorio che pochi giorni fa ha terminato, sempre si è augurati i vostri armonici influssi. Addio, caro gemello. Io vi desidero la mia ostinazione in volervi bene, e mi confermo con tutto l'animo il vostro costante.
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A GIUSEPPE PEZZANA - PARIGI
Vienna 28 Novembre 1781.
Domenica prossima passata 25 novembre si consegnò in propria mano di Sua Eccellenza il signor ambasciatore di Francia un piego, del quale il soprascritto è il seguente: "All'Ill.mo Sig.re e Padrone Col.mo il Sig.r Abate Giuseppe Pezzana - Paris, rue de l'arbre sec au roi de Siam".
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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