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      L'ingegnoso, diligente e destro signor Francesco Bonsignori, con la pubblicazione del primo tomo della picciolissima sua ristampa dell'opere mie in quattro soli volumi, contenente tutto ciò che si conterrà nei dodici della parigina, ha convinto tutto il mondo che fra le sue mani si è resa eseguibile un'impresa che sembrava paradosso quando fu prima proposta.
      I sei esemplari, che a nome suo mi furono recati in dono l'ultimo giorno dello scorso gennaio, fanno l'ammirazione di chiunque li vede e li commenda senza trovar contraddittore. V'è chi avrebbe desiderato alcun poco di maggior solidità nella carta; ma non v'è chi non conosca che questo pregio distruggerebbe l'altro più necessario, cioè la picciolezza della mole che per ogni immaginabile strada si è procurata e conseguita. Il carattere nella sua picciolezza è maravigliosamente distinto, chiaro ed ottimamente formato; e la correzione da così attenti operarii non può temersi trascurata; almen fin'ora non ho trovato chi se ne lagni. Io non posso essere giudice, perché da lungo tempo non è a me più permesso di vantar occhi da correttore.
      Io gli sono sensibilmente obbligato del pensiero, dell'esecuzione e del dono; ma soprattutto dell'illustre, illuminato, degnissimo protettore che ha saputo procurar all'edizione nell'eccellentissimo signor marchese Sbarra, già da me sin da lungo tempo venerato, e con un'elegante sua dedicatoria, in cui tanto al di là del mio merito io mi trovo onorato. La folla di quelli che si affretteranno a rendersi possessori di questo miracolo dell'industria seconderà senza dubbio il grato mio desiderio, ed autenticherà gli universali applausi dovuti al valoroso editore, di cui io sarò sempre.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Francesco Bonsignori Sbarra