Se poi vuole assolutamente regole, nell'ultima magnifica edizione, che fa presentemente il signor Pezzana, di tutte le opere mie edite ed inedite in dodici volumi, de' quali già nove son pubblicati, troverà verso il fine un mio Estratto della Poetica d'Aristotele con le mie considerazioni sopra di essa, e la mia versione di quella d'Orazio con le note ch'io ho credute necessarie a dilucidarla: sarei superbo di poter conferire alla buona coltura d'un così felice terreno. In tanto mi congratulo col signor Picinni del savio ed illuminato cultore che ne ha preso cura fin'ora, e con esso al fianco e nell'istruttiva società di cotesti ingegnosi e dotti abitatori io gli auguro, anzi gli prometto i più luminosi progressi, e sono con la più affettuosa stima.
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A MICHELE FOSSI - POGGIO NELL'ELBA
Vienna 12 Marzo 1782.
Se le mie fisiche troppo indebolite facoltà potessero secondare la mia gratitudine ed il genio mio, sarebbe questa risposta al riveritissimo foglio di V. S. illustrissima del 20 febbraio 1782 una ben prolissa lettera; ma essendo per colpa degli anni divenuta la mia penna d'un peso enorme per me, è forza ch'io mi restringa ad assicurarla della mia infinita sensibilità alla costanza dell'affettuosa sua, da me così poco meritata, parzialità, che continua a dimostrarmi: ed a congratularmi seco di quella che non si stancano di dimostrar seco le Muse, sempre ubbidienti alle sue chiamate e ad assisterla in qualunque impresa voglia ella impiegarle. Se sarà concesso alla mia tormentata macchinetta qualche intervallo di pace, non trascurerò di procurarmi il piacere di ragionar seco diffusamente dei molti pregi de' vari suoi poetici lavori, della dovuta riconoscenza al prezioso dono di cui mi onora, e della ossequiosa stima con la quale io non cesserò mai di essere.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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