Ne merita molti quello che si trova illustrato dalle dotte vigilie di V. S. Illustrissima. Ma il mio, essendo stato per ben cinquant'anni il crudele istromento del mio poco meritevole martirio, merita le persecuzioni d'Archiloco. Io sono.
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A GIUSEPPE AURELIO MORANO - NAPOLI
Non si maravigli, mio caro signor Morani, se tardi e brevemente rispondo all'obbligantissima sua dello scorso dicembre. Una quantità di lettere tutte indispensabili e gl'incomodi capricci della mia poca regolare salute mi differiscono spesso e talvolta mi defraudano affatto del piacere d'essere in commercio colle persone che più stimo ed amo, e dalla discretezza delle quali io mi prometto maggiore indulgenza. Ma queste involontarie negligenze (massime ove non si tratti di qualche positivo affare) non debbono scemar punto il credito della perfetta corrispondenza colla quale io contraccambio l'affettuosa parzialità d'un uomo di così colti talenti e di così lodevole carattere. Onde mi renderà giustizia, se a dispetto di tali circostanze mi crederà sempre invariabilmente.
2626
A MANFREDO SASSATELLI - IMOLA
Con l'umanissima lettera di V. S. illustrissima del 28 dello scorso marzo ricevo i vari suoi leggiadri componimenti de' quali si è compiaciuto di farmi parte, e de' quali le renderò conto con quel laconismo al quale mi obbliga il mio annoso microcosmo, intollerante ormai d'ogni lunga applicazione.
In primo luogo mi congratulo seco del visibile progresso da lei fatto negli scorsi quattro anni intorno alla versificazione, divenuta sensibilmente più sonora, più nobile e più ornata: tanto che su questo articolo poco può rimanerle a desiderare.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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S. Illustrissima Archiloco Morani
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