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N. N. A CARLO BROSCHI DETTO FARINELLO - MADRID
Vienna Maggio 1753.
Insieme con un obbligantissimo foglio di V. S. illustrissima del 6 del cadente mi fu consegnata avantieri a suo nome dal signor abate Metastasio una dose di cioccolata d'una qualità ben distinta da tutte le altre. Nella breve mole d'una spanna o poco più racchiudeva cento doble d'oro in 25 dobloni da 4. Vanillia che fin'ora non ha condito cioccolata d'alcun monarca. Una droga di questa qualità palesa senza ricerche il gran fondaco d'onde procede. Una tal beneficenza supera di troppo il merito delle mie note, quando non voglia contarvi per merito il vero zelo e la sincera premura che ho avuta di corrispondere all'onore di così distinta commissione. La supplicherei d'impiegarmi nell'esecuzione d'altri suoi comandi; ma l'eccesso della generosa ricompensa farebbe passar per interesse la mia impazienza d'ubbidirla: onde non mi resta altro sfogo che di porger voti al Cielo per la felicità di così magnanimi sovrani, e di quella benefica mano per la quale passano le grazie loro. E pieno intanto d'ossequio, di rispetto e di gratitudine sono.
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N. N. AL CARDINALE N. N.
Vienna Luglio 1753.
È così raro trovare unite in un soggetto medesimo e la voglia e la facoltà di giovare, che quando pur succeda questo portento è ben degna d'indulgenza l'importunità di chi procura d'approfittarsene. L'elevato grado ed il conosciuto distintissimo merito di Vostra Eminenza dicono abbastanza quanto ella abbondi della seconda, e l'adorabile impazienza della prima (oltre il palesarsi giornalmente nelle opere sue) è chiaramente impressa nella sua fronte, dove l'ho io tante volte venerata quando, ricolmo delle generose grazie dell'Eminenza Vostra, ho passate nella deliziosa sua villa le più felici ore della mia vita.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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