Rendeva gran maraviglia come in un giovinetto non eccedente ancora l'età di 22 anni fossero unite, et in grado cosí profondo, tante scienze, oltre le ordinarie de' religiosi claustrali, che sono, dopo le lettere d'umanità, la logica, la filosofia, e teologia. Ma egli v'avea aggiunte la cognizione delle leggi, perfettamente delle canoniche e non mediocremente delle civili, le matematiche tutte, la medicina, la cognizione de' semplici, dell'erbe o piante, de' minerali e trasmutazioni loro, mediocre intelligenza di varie lingue, oltre la latina, la greca, l'ebrea e la caldea. La quale erudizione, ch'avrebbe avuto del mostruoso anco in una età provetta, dalla santità de' costumi riceveva un tal splendore, ch'in quella quasi primavera faceva pronosticare qual copia e perfezzione di frutti si dovesse aspettare, s'avesse piaciuto a Dio conservarlo alle piú mature stagioni. È vero che la sola cognizione anco di tutto quello a che l'intelletto umano può sollevarsi non fa l'uomo perfetto, benché lo renda ammirabile. Anco i demonii sono saputi et hanno del gran sapere il nome. Ma la bontà è quella che le dà la forma; la pietà, la religione e le virtú dell'animo sono l'anima di questo corpo. E questo groppo di scienze e probità rendeva questo religioso giovane cosí venerando e quasi maestoso, ch'in quel modo ch'in Venezia si vede nella nobile et ingenua gioventú, che se fra loro si ritrovano, o nell'abito non cosí composti o ne' ragionamenti et atti non cosí modesti, al comparire di senatore primario si mettono in decente abito, positura e sembiante, cosí nella religione de' servi (ché neanco tra religiosi, massime tra la gioventú, sempre si sta in norma, né coll'arco teso) al comparire di fra Paolo tutti si componevano, riducendosi al serio, dando bando sino alla giovialità et i giuochi, come se la sola sua presenza fosse la verga censoria et essempio vivo molto piú efficace d'ogn'altro; et era fatto come proverbio il suo comparire: "È qua la sposa, mutiamo proposito". Tanto può ne' costumi la presenza d'un uomo di conosciuta probità et innocenza, conforme alla dottrina de' piú gravi maestri della moralità, della presenza imaginaria boni viri.
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Dio Venezia Paolo
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