E perché alla Nave d'oro in Merzaria si riducevano a raccontare gl'avvisi una mano d'uomini galanti, virtuosi e da bene, tra' quali il buon Perrot francese, che per un candore di costumi e tenacità nelle cose di religione, chiamavano il vero israelita, alludendo al detto di nostro Signore: "Hic est verus Israelita in quo dolus non est", e capitavano anco molti mercanti stranieri, e tali ch'erano stati non solo per l'Europa, ma nell'Indie Orientali et Occidentali, tenne mezzo di ridursi anch'egli. E sí come in quella mente tutto s'attaccava, cosí aveva una destrezza mirabile di far parlar le persone.
Fu il padre in tutta la sua vita di poco parlare, ma succoso e sentenzioso; arguto, ma senza pontura. Aveva però gusto grandissimo di far parlar altri, e con una desterità maravigliosa, alla socratica, si dilettava di far scoprir la gravidanza delle menti altrui. Et egli lo chiamava far partorire od aiutar a partorire. E nasceva questa desterità dall'esser non solo versato, ma consumato in tutte le dottrine; perch'egli poteva seguire ciascuno in quello ove piú valeva: i medici nella medicina, i matematici nelle matematiche, e cosí nel rimanente. Et in qualunque il caso portasse il discorso, chi non lo conosceva, si partiva ciascuno persuaso che quella fosse la sua principal professione. E come s'abbatteva in persona eminente in qualche scienza et arte, con soavità inesplicabile l'interrogava del tutto, e cavava quanto fosse possibile, senza ch'egli mostrasse non pur importunità, ma n'anco curiosità molesta.
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