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      Ma la comodità degl'essorcisti fa ch'a loro per tali vessazioni siano le piazze piene del sesso muliebre, e che i moti subiti e veementi d'umori matricali et anco l'infermità contratte, o per licenziosa vita, o per communicazione de' mariti, tutte vengono per scontrature o malie. E gl'essorcisti non gli mancano, perché aggionta la sua benedizzione a medicamenti piú violenti, e con destrezza di mano fanno di belle mostre, cavando dallo stomaco degl'infermi cose che non vi entrarono, né vi potrebbono capire. Ma è bella osservazione che, per guarire la maggior parte di questi mali, il vero rimedio è contrario all'altre curazioni, cioè cacciarne i loro medici, e, per il contrario, scoperto uno di questi medici essorcisti, saltano fuori un mondo di queste infermità quasi incognite, ove non sono curatori.
      Il nostro Lagrimino, tra le sue venture, ebbe la cura della moglie d'un marzaro, all'insegna del Gallo in Merzaria, per nome Deffendi. E come avviene d'ordinario, la prattica andò longa. Il frate, oltre gl'essorcismi in chiesa, la visitava anco in casa, e non finí questa tresca ch'il marito si avvidde mancargli in bottega tanta quantità di rasi, mussoli, tele di gran prezzo, che fu per vacillare nel credito. Fece ritener per la giustizia il suo garzone, il quale confessò che 'l frate gl'aveva, con saputa della moglie, fatto torre le dette robbe, e nel dar conto, disse averne portate gran somma a maestro Gabriele e non poca parte in corte del nunzio. E restò esplicato il misterio perché aveva bel fare il generale instanze che 'l Lagrimino era apostata e si facesse carcerare, che né 'l provinciale, né il nunzio l'ascoltavano, ma lo trattavano da persecutore.


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Vita del padre Paolo
di Fulgenzio Micanzio
pagine 190

   





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