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      Sua è anco, et opera di corso di penna, oltre la fatica di vedere le lettere e documenti publici. L'aggiunta e 'l supplimento all'istoria degl'Uscochi del già monsignore Minucio. L'opusco De jure asylorum Petri Sarpi iurisconsulti, ch'è il nome ch'al secolo portava il padre Paolo, è l'estratto d'una sua scrittura, d'ordine publico fatta, per dar regola uniforme di proceder in questa materia dell'immunità de' luoghi sacri in tutto il serenissimo dominio, e però piú ampla nel suo originale, e come fu presentata al publico, contenendo leggi particolari e trattazioni in ciò passate co' sommi pontefici et un capitulare per la prattica. Ho veduta in mano d'alcuni del governo una longa scrittura a penna, che tratta dell'Offizio della santa Inquisizione di Venezia e di tutto lo Stato, fatta pure di comandamento publico. E se bene pare ristretta solo agl'usi della serenissima republica, è però una pezza singolarissima, degna, per le cause isquisitissime e rarissime che contiene, che tutti i prencipi come gemma preziosa la procacciassero, non solo a peso d'oro, ma come già i libri di Democrito. Ma si può credere che quei signori che l'hanno ne conoscono il valore e siano per tenerla come le gemme.
      Queste sono l'opere del padre Paolo che si sono vedute manuscritte correre, o a stampa sotto il suo nome solo, o di certo sono reputate sue, benché in varie occorrenze fatte. Perché il Trattato dell'interdetto, posto per proposizioni, fu compilato per comune consenso delli sette teologi ch'in questo tempo la serenissima republica uní per essaminare quella materia.


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Vita del padre Paolo
di Fulgenzio Micanzio
pagine 190

   





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