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      Perché con tanta mansuetudine fu proceduto contro que' religiosi che o per scropolosità di coscienzia (che furono pochi), o per fazzioni et interessi disubidivano agl'ordini publici, che nissuno fu assolutamente nella vita punito per alcuna offesa, et a rarissimi levata la libertà d'andare ove volessero. Cosa che non si troverà nell'altre occorrenze, nelle quali la serenissima republica contro gl'offensori usò la potestà datagli da Dio di vendicare l'ingiurie de' malfattori. E veramente la natura del padre era cosí mite, che bene si confaceva con la publica clemenza; né mai consultò, ch'anco nelle piú gravi offese publiche non raddolcisse le deliberazioni, quanto ad uomo vivente fosse possibile, e non iscusasse tutto quello ch'era di scusa capace. In somma, mai serví di stimolo ad altro ch'a la mansuetudine. Di freno non occorreva servire alla prudenza del governo, ma sí bene a' particolari ardenti e nelle scritture in particolare ch'essaminava per le stampe. Nelle sue tutto lo studio era in tacer quello che potesse offender, non in quello che potesse dir in diffesa, che la materia era amplissima; e la fatica era in ritagliare, non in aggiungere. E chi ha veduto i suoi originali, può far fede quanto bramasse stare nella causa, senza lasciar scorrer la penna a cosa ch'anco per interpretazione potesse esser tirata ad offesa; se bene la maliziosa sottilità degl'adulatori ha mostrato che non è cosa cosí moderatamente detta che non sia soggetta alle prave esposizioni.
      Aveva la fazzione della corte, tra l'altre arti per superar in questa controversia, tenuto anco questa, di mandare diversi sotto varii pretesti per sviare, o con promesse, o con minaccie, o con ambi questi mezzi, quelli che servivano la serenissima republica, particolarmente quei religiosi che facevano il collegio de' sette teologi, come anco gli venne fatto di desviare due dal debito della loro conscienzia.


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Vita del padre Paolo
di Fulgenzio Micanzio
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