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      Il che ebbe tanta varietà d'opinioni e contrarietà, che senza risoluzione cadé il negozio. Indi anco avvenne dopo ch'i piú gran Prelati di questo Stato, vescovi e patriarchi indifferentemente quando è loro occorso, hanno trattato i loro negozii col padre, altri visitandolo nel suo monasterio, altri mandandolo a chiamare alle case loro.
     
     
      [La visita di Scioppio a Venezia]
     
      Capitò in questo tempo che già le controversie erano composte in Venezia, Gasparo Scioppio, uomo per i suoi scritti alle stampe ben noto al mondo, e veniva da Roma per passar in Germania, come diceva, o perché portasse seco, come fu detto, una scrittura piena d'ignominia contra la republica per darla alla stampa in Germania, et altre scritture piene d'impietà, come quella d'un tal fra Tomaso Campanella dominicano, che per aver voluto tradire Cosenza a' turchi era da' spagnuoli tenuto nel Castello dell'Ovo. In quella documentava il re e governo di Spagna come, sotto varii pretesti di religione, s'appropriassero il papato, ove eccitassero il papa ad intentare nuove controversie a' principi minori, continuandole sino che venisse l'opportunità di levargli i Stati; passando anco come poi i spagnuoli dovessero o voler il ponteficato in uno de' suoi, potendo esser re e papa insieme, overo tenersi il papa istromento dell'oppressione degl'altri. Fosse per questa o per altra causa secreta ch'incorresse l'indignazione publica, cadè nella retenzione di tre o quattro giorni, se furono tanti, e poi per ordine comune ebbe licenza d'andar per i fatti suoi.


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Vita del padre Paolo
di Fulgenzio Micanzio
pagine 190

   





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