Pagina (117/190)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma queste sono ridicolose leggierezze.
     
     
      [Altri attentati alla vita del Sarpi]
     
      Ritornando alle cose serie, quest'odio, cosí nudrito nel 1609, fece venir a capo uno nuova machinazione contra la vita del padre. Nel tempo che 'l cardinale Borghese, mentre il zio non era ancora asceso al ponteficato, studiava in Perugia, s'insinuò nella sua grazia et amicizia un fra Bernardo perugino dell'ordine de' servi, e per certi servizii giovenili prestati al cardinale, ch'esso ancora era giovinetto, né abborriva da' gusti ordinarii dell'età, venne in tal intrinsichezza, che poi, fatto cardinale, lo fece andar a Roma per riconoscerlo di gradi et emolumenti. Fosse il frate invitante o invitato, questo fugge la mia cognizione. Certo è che trattò, instruí e ben instrutto fece dal generale de' servi mandar a Padova, sotto pretesto di studio, un frate Giovanni Francesco da Perugia, fatto poi dottore, benché con poca litteratura. Questo per la vicinità di Padova veniva spessissime volte a Venezia, ne' servi, e strinse prattica con fra Antonio da Viterbo, che serviva di scrittore et era familiarissimo del padre. E fu facile la intrinsichezza, per esser dell'istesso stato e provincia, e perché prima s'erano conosciuti nella loro patria.
      Questa prattica non piaceva al padre, ma la sua modestia fece ch'in soli termini generalissimi ne facesse motto a fra Antonio, il quale in apparenza se ne ritirò alquanto, ma in essistenza si riducevano insieme fuori del convento, dal quale fu data licenza al sudetto fra Giovanni Francesco.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Vita del padre Paolo
di Fulgenzio Micanzio
pagine 190

   





Sarpi Borghese Perugia Bernardo Roma Padova Giovanni Francesco Perugia Padova Venezia Antonio Viterbo Antonio Giovanni Francesco