Di che non debbo parlare sulli particolari, perché toccano il governo; ma l'eccellentissimo senato sa l'importanza di tal servizio e quello ch'abbia rilevato in varie negoziazioni nel suo tempo occorse. Perché l'allegazioni in iure importano assai, et in queste ha avuto et ha sempre la serenissima republica de' piú gran soggetti d'Europa di che valersi; ma tutto è niente rispetto alla dilucidazione de' fatti che si cava da' publici documenti. Il che quanto abbia importato in materia de' confini del dominio antichissimo del Golfo, delle giurisdizzioni di feudi o precarie di Ceneda et Aquileia s'è provato nelle trattazioni in suo tempo seguite, che per questo rispetto gl'ecclesiastici mai hanno potuto portare cosa che vaglia, né trovato che opponer a' fondamenti veri, reali e sicuri della serenissima republica.
[Infermità sopportate e cure]
In tutto questo tempo del publico servizio, che fu di 17 anni, non saprei dire s'avesse piú che un'infirmità di momento. Trovo bene ch'una sol volta è stato in mano de' medici nel 1612, e fu la prima ch'in sua vita si rimettesse alla cura de' medici, eccetto quando l'ha costretto la necessità di chirurgia, ch'è stato tre volte sole. Una nella sua gioventú, che cavalcando da Lombardia verso Padova nel fervore dell'estate fu sorpreso da una squinanzia terribile, per la quale avendo mandato subito a chiamar il barbiero che gli traesse sangue dalla vena, questo ricusava farlo senza l'ordine di medico; né potendolo il padre persuadere e sentendosi incalzare dalla crescente infiammazione, mostrò creder al barbiero e prendendo partito su 'l fatto, lo ricercò che mentre s'andava a cercare il medico, gli facesse vedere s'aveva buon ferro, e datogli in mano la busteta, prese la lancetta e subito se la pose al braccio et alla vena; la qual risoluzione veduta, il barbiero fece il suo officio, et in poche ore, com'è d'ordinario in tali accidenti, fu libero e sano.
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