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      E dove per l'inanzi veniva biasimato che di continuo prendesse qualche medicamento per se stesso, dopo non ne volse ricevere di sorte alcuna, fuori che de' locali nel bisogno.
     
     
      [Rapporti con studiosi e personalità politiche]
     
      Sino dalla sua gioventú la sua singolar erudizione l'aveva renduto famoso in tutte le parti d'Europa; da che nasceva che quanti soggetti di conto capitavano in Venezia (e la condizione di tal città trae a vederla da tutte le parti i piú gran soggetti), volevano il contento di vederlo, e molti di ricevere ne' suoi' libri, che chiamano Albus amicorum, qualche sua sentenza (il che è molto usato dagl'oltramontani), et egli lo faceva sempre con antica notabile sentenza o della divina Scrittura. Ma l'occasione dell'interdetto, controversia tra due prencipi d'Italia cosí grandi e nella quale entrarono per mezzi dell'accomodamento i re di Francia e di Spagna, l'imperatore e tutti gl'altri potentati di cristianità ebbero non pure la notizia, ma anco la participazione, lo fece molto celebre e lo rese a molti grand'uomini non minimo motivo delle loro peregrinazioni, e fu cagione che fosse conosciuto da' gran letterati d'Europa; massime da quelli che fanno professione di diffendere la legitima auttorità de' prencipi. Però fu visitato con lettere da' piú letterati di Francia, Gillot, Leschassier, Salmasio, Richer, Bocciello, Casaubono. Molti prencipi ancora l'hanno onorato con lettere, con visite de' suoi figliuoli mandati a veder Italia, et in che stima fosse appresso quelli, si potrebbe mostrar con le loro lettere, se non fosse stimata affettazione.


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Vita del padre Paolo
di Fulgenzio Micanzio
pagine 190

   





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